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Oggi in piazza San Pietro l’inaugurazione dell’Albero di Natale venuto dall’Abruzzo, papa Francesco ringrazia
È stato innalzato lo scorso 17 novembre in Piazza San Pietro l’albero di Natale che viene inaugurato oggi pomeriggio, assieme al presepe. Un abete bianco di circa 26 metri, giunto dall’Abruzzo, dal piccolo borgo montano di Rosello, in provincia di Chieti. L’albero, come riferiscono le autorità regionali abruzzesi, proviene da attività di coltivazione, non da zone naturali, e per il taglio è stato scelto un abete che rappresentava un pericolo a causa della vicinanza ad alcuni fabbricati.
Le decorazioni sono realizzate dagli alunni di alcune scuole abruzzesi, dai nonni della casa di riposo Sant’Antonio di Borrello e dagli ospiti della struttura psichiatrica riabilitativa Quadrifoglio. Il presepe, interamente in legno, proviene da Sutrio, in provincia di Udine, uno dei più` caratteristici borghi della Carnia, in Friuli Venezia-Giulia. Il governo del Guatemala ha offerta il presepe presente in Aula Paolo VI.
Dopo aver espresso la sua gratitudine per i doni natalizi – con un pensiero speciale rivolto agli artigiani del legno, ai e a quanti hanno coltivato l’abete nel vivaio di Palena -, il Pontefice ha parlato dell’albero e del presepe come dei “due segni che continuano ad affascinare piccoli e grandi“. In particolare, ha voluto sottolineare che, proprio come gli alberi, anche gli uomini hanno bisogno di radici.
Solo chi è radicato in un buon terreno, rimane saldo, cresce, “matura”, resiste ai venti che lo scuotono e diventa un punto di riferimento per chi lo guarda. Ma, cari, senza radici nulla di ciò avviene: senza basi salde si rimane traballanti. È importante custodire le radici, nella vita come nella fede. A questo proposito l’Apostolo Paolo ricorda il fondamento nel quale radicare la vita per restare saldi: dice di rimanere «radicati in Gesù Cristo». Ecco che cosa ci ricorda l’albero di Natale. Radicati in Gesù Cristo.
Fonte: Vatican News
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