Il prof. Plinio Corrêa de Oliveira (1908 – 1995) è stato certamente un gigante del pensiero controrivoluzionario del secolo XX, che aveva in grande stima e simpatia il Centro Culturale Lepanto, da lui considerato una sorta di filiazione italiana dell’associazione internazionale TFP, allora presente in Italia solo con un ufficio di rappresentanza.
Nel corso di una delle sue visite in Brasile tanti anni fa il Centro Culturale Lepanto, che ha sempre considerato e continua a considerare il pensiero del professor Plinio come un punto di riferimento centrale per la sua attività, ricevette uno straordinario dono dall’illustre cattedratico: una preghiera composta da lui per la restaurazione dell’Italia, per la recita privata da parte dei membri del Centro.
Chi scrive, ricorda molto bene che durante uno dei pellegrinaggi associativi al santuario di Pompei si decise di recitare questa preghiera di fronte alla statua della Madonna. La gente presente si incuriosì e cominciò a fare domande, chiedendo poi di poter avere una copia della preghiera.
Se questa era pertinente allora, tanto da suscitare tale appetenza, lo è tanto più oggi; quindi abbiamo deciso di metterla a disposizione di quelli che ci seguono in questo sito e più in generale di chiunque abbia veramente a cuore le sorti della nostra amata patria e desideri intensificare le preghiere per la sua salvezza e restaurazione.
21 novembre 2020: Festa della Presentazione al Tempio della Beata Vergine Maria
Vi sono momenti, o Madre mia, in cui la mia anima si sente toccata nel suo intimo da una nostalgia inesprimibile.
Ho nostalgia del tempo in cui, alla primavera della mia vita spirituale, io vi amavo e Voi mi riamavate; ho nostalgia di Voi, o Signora nostra, e del Paradiso in me creato dalla familiarità che avevo con Voi.
Non avete anche Voi, Signora, nostalgia di quel tempo? Non rimpiangete la bontà che abitava in quel Vostro figlio?
Venite dunque, Voi, la migliore delle madri, e per amore di ciò che allora in me sbocciava, restauratemi: ricomponete in me l'amore per Voi e realizzate pienamente in me quel figlio senza macchia che sarei diventato, se non vi fosse stata tanta miseria.
Datemi, o Madre mia, un cuore pentito e umiliato, e fate nuovamente brillare ai miei occhi ciò che lo splendore della Vostra grazia aveva cominciato a farmi così tanto amare. Ricordatevi di questo Vostro Davide, o Vergine Santa, e di tutta la dolcezza che in lui poneste.
Ma non è solo per me che vi prego, Signora e Madre di Dio, bensì anche per l'Italia, mia Patria.
Di quante grazie e favori la colmaste nel corso dei secoli! Eppure il mio cuore si sente pieno di tristezza e di preoccupazione nel considerare le condizioni in cui essa oggi si trova; nel pensare che questa penisola, in cui il Vostro Divin Figlio incastonò, come una gemma di inestimabile valore, la Cattedra di Pietro, stabilendola nella città di Roma; la penisola in cui, per disegno Vostro e del Vostro Divin Figlio, si posò la Santa Casa di Loreto; in cui vive un popolo che diede alla Chiesa e alla civiltà cristiana in Europa tutto quello che l'Italia da dato, si trova ridotta alle tristissime condizioni di oggi!
Come non pensare, o Madre, che quando manifestaste a Fatima la Vostra tristezza per le condizioni del mondo di allora e la Vostra preoccupazione per ciò che sarebbe accaduto se gli uomini non avessero fatto penitenza, l'Italia fosse una delle maggiori ragioni della Vostra tristezza ed uno dei destinatari del Vostro appello alla penitenza?
Frattanto i motivi della Vostra tristezza per noi non hanno fatto che aggravarsi, mentre il nostro spirito di penitenza col tempo non ha fatto che diminuire, fino a giungere alla estrema pochezza in cui oggi si trova.
Senza un intervento speciale della Grazia sull'Italia, nulla si può sperare. Ma, in compenso, con questo intervento si può sperare tutto: sperare per l'Italia, sperare per l'Europa, sperare per il mondo.
La Provvidenza ha dato infatti alla nostra nazione i mezzi per influenzare profondamente tutto il continente europeo, e l'Europa è tutt'oggi la grande tribuna dall'alto della quale il pensiero umano si rivolge a tutti i popoli della terra.
Che gloria sarebbe per Voi, Signora, se l'Italia si convertisse sinceramente e profondamente con una conversione totale che la rendesse a Voi più familiare e più sottomessa di quanto lo sia stata persino nei tempi più aurei della sua storia!
O Madre, tornate! Richiamate l'Italia affinché essa ritorni a Voi! Unitevi sempre di più all'Italia ed unitela sempre di più a Voi!
Se poco fa, o Madre di misericordia, vi ho chiesto di ricordarvi di me come di un Davide che un tempo fu pieno della Vostra dolcezza, di perdonarmi e di ricomporre in me l'amore per Voi, rendendomi ciò che avrei dovuto essere, la stessa cosa vi chiedo ora per l'Italia.
O Madre, ricordatevi dell'Italia, nazione da Voi tanto prediletta e che riempiste di tanta dolcezza; infondetele nostalgia di Voi, poiché sono certo che Voi avete nostalgia di lei; ritornate al più presto in Italia, mediante il regno della Vostra grazia, per trasformarla in un grande strumento della Restaurazione del Vostro regno nel mondo.
Così sia!
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