Questo il testo di rettifica, lievemente modificato, per chiarire che il "presepe" a piazza San Pietro non ha nulla a che vedere con la Marsica
Spett.le Redazione di
Messa in Latino
Con la presente ci tengo a segnalare una inesattezza contenuta in quello che è stato definito Un commento tra i tanti fedeli inferociti in merito al controverso presepe di Piazza San Pietro.
Infatti, nella vostra introduzione al pezzo di Nicola Porro sull’argomento, per il quale lo stile di questa opera richiama alla mente quello della figura pagana della Pachamama esposta durante il sinodo per l’Amazzonia del 2019, si riporta un commento che parla testualmente di una new wave di kitsch andino-marsicano alla quale si ispira la "cosa" messa in piazza S. Pietro
Ora se l’aggettivo "andino" può forse entrarci qualcosa, non si vede che cosa c’entri invece l’aggettivo "marsicano", anche se Porro afferma che il presepe è stato realizzato a Castelli, che lui definisce patria abruzzese della ceramica. Però Castelli si trova in provincia di Teramo e quindi non fa parte del territorio marsicano, che ricordiamo è una parte della provincia dell’Aquila al confine con il Lazio.
Da nativo marsicano, nel sito da me curato
https://www.centroculturalelepanto.com/index.asp?CatArt=MARSICA%20E%20DINTORNI&Lingua=ita#articoli
ho creato una sezione apposita, Marsica e dintorni, nella quale intendo divulgare e valorizzare il grande tesoro delle vestigia religiose di questo territorio di antichissima fede, tanto che sin dagli albori della Roma cristiana il vescovo dei Marsi poté fregiarsi del titolo di assistente al Soglio Pontificio.
Ovviamente non intendo solo vestigia di carattere artistico e monumentale, che pure sono tante e tanto belle quanto semisconosciute, ma specialmente le grandi figure di santi e beati legati a questa terra; basti pensare a San Bonifacio IV (Valeria, 550 circa – Roma, 8 maggio 615) cui si deve, tra l’altro, l'organizzazione gerarchica della Chiesa d'Inghilterra sorta alcuni anni prima con lo sbarco dei missionari inviati da San Gregorio Magno, del quale Bonifacio era stato strettissimo collaboratore. Questa organizzazione si era resa necessaria data la rapida diffusione della fede tra gli abitanti dell’isola.
Forse starete pensando che questa mia precisazione sia frutto di un esagerato campanilismo o eccessiva pignoleria, ma francamente mi dà un po’ fastidio anche solo l’idea che la Marsica possa essere stata indicata, anche se solo per sbaglio, come luogo di provenienza del "presepe" esposto in piazza San Pietro.
Ringraziando per l’attenzione,
Cordialmente,
Alberto Carosa
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