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Alla crociata di preghiera a San Giuseppe uniamo anche la consacrazione personale al Santo Padre putativo di Gesù
Con immensa gioia abbiamo visto che anche il sito la Scure di Elia (http://lascuredielia.blogspot.com/) sta promuovendo la crociata di preghiera a San Giuseppe in alcuni degli ultimi suoi post, che riproponiamo qui di seguito. Vi è però un elemento in più: una speciale consacrazione al Padre Putativo di Gesù, alla quale aderiamo con grande entusiasmo raccomandandola vivamente anche ai nostri lettori.
La preparazione è cominciata il 15 febbraio e dura 33 giorni, fino al 19 marzo, quando si recita la formula della consacrazione proprio nel giorno della festa del Santo. Per coloro che avessero cominciato dopo il 15 febbraio, possono sempre completare i 33 giorni di preparazione anche dopo il 19 marzo.
Diventiamo tutti portatori sani!
sabato 13 febbraio 2021
Constitue, Domine, legislatorem super eos, ut sciant gentes quoniam homines sunt (Sal 9, 21 Vulg.).
«Costituisci sopra di loro un legislatore, Signore, perché sappiano, i pagani, di essere solo uomini». Il mondo politico e mediatico è in fermento nello sforzo congiunto di accreditare Mario Draghi come l’uomo del futuro che ci porterà la salvezza, l’artefice di un fantomatico “europeismo buono" che dovrebbe risollevare le sorti dell’Italia, il cavaliere senza macchia e senza paura capace di opporsi alle derive del globalismo… Sì, continuano a prenderci per dementi. Non c’è bisogno di risalire ad epoche remote per ricordarsi quali sono in realtà i titoli di merito accumulati dal personaggio in questione, prima al Ministero del Tesoro, poi alla Banca d’Italia e, infine, alla Banca Centrale Europea; ma certo giornalismo ha il potere di cancellare la memoria dei popoli e di reimpostarne le menti in base ai criteri stabiliti di volta in volta dai cosiddetti poteri forti, che le ragioni della Realpolitik possono pure esecrare in una stagione e in quella successiva legittimare a pieni voti.
Ciò che meno appare, in questa vicenda, è il diretto coinvolgimento del Vaticano. Sì, sapevamo che Bergoglio aveva cooptato Draghi, “cattolico" praticante come Biden, nella Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, ma quella era stata solo una sorta di “investitura" previa. Il fatto che nessun giornale ha riportato è che il 25 gennaio scorso il reverendo padre Antonio Spadaro è salito al Quirinale (!) per dare istruzioni al presidente Mattarella: o un Conte-ter o un governo Draghi, ma niente elezioni. La sera del 1° febbraio, alla vigilia del conferimento dell’incarico, l’ambasciatore italiano presso la Santa Sede, in orario del tutto irrituale (alle 19), è convocato dalla Segreteria di Stato. L’indomani, a tarda ora (alle 21,30!), il Pontefice in persona riceve segretamente il Presidente del Consiglio uscente in compagnia del successore, quasi a fare da padrino al passaggio di consegne. E dire che Conte si era mostrato così rammaricato dell’errore commesso con le proprie dimissioni… Certo è che l’Ordine dei gesuiti – non è ben chiaro a quale titolo – è coinvolto ai più alti livelli.
Nella sceneggiata interviene anche la massoneria progressista, che finge di dettare all’incaricato le proprie imprescindibili condizioni: o assecondi le nostre richieste o ti faremo una guerra spietata. La mossa può sembrare patetica soltanto a chi non abbia colto fino a che punto sia poco plausibile che un membro del Grande Oriente d’Italia possa tranquillamente uscirne per fondare una loggia rivale senza essere moralmente o fisicamente liquidato. Il fratello Gioele Magaldi, con ogni evidenza, ha ricevuto la missione di staccarsi – apparentemente – dalla loggia più aristocratica per raccogliere nel Grande Oriente Democratico quegli esponenti della sinistra radical chic che diffidano di essa, riconducendo così pure loro sotto quell’obbedienza. È un gioco affine a quello messo in atto con le frange cattoliche tradizionaliste, che il sistema non si limita a tollerare, bensì incoraggia e sostiene economicamente, così da catturare il dissenso per mezzo di esse e tenerlo strettamente in pugno. È il caso di una nota fondazione che, non si sa con quale mandato dottrinale, persiste nel dichiarare lecita la vaccinazione: come accertato da un funzionario, appositamente consultato, del Federal Bureau of Investigation, è finanziata da banche ebraiche americane…
Tutto ciò è causa di profondo dolore, ma bisogna pur prenderne atto; non puoi chiudere gli occhi sulla realtà pur di non soffrire. Il Signore, d’altronde, non lesina i soccorsi della grazia a chi pone l’amore della verità al di sopra di qualsiasi altra considerazione; è a Lui che dovremo rendere conto, non certo agli uomini. Forse a taluni sfugge di essere semplici esseri umani, come l’erba che «al mattino fiorisce e germoglia, alla sera è falciata e dissecca» (Sal 89, 6); in qualunque ambiente si trovino, il temibile virus della superbia ha offuscato le loro menti, per quanto colte e acute per gli affari di questo mondo. Che sia per cecità o per malizia intellettuali, in ogni caso, essi ignorano o nascondono che chi si fa vaccinare diventa portatore sano del virus (anziché esserne immunizzato) e quindi, oltre a mettere a serio rischio la propria salute, viene a costituire un potenziale pericolo anche per gli altri, che col contatto ravvicinato possono esserne contagiati. Capite quanto è grave la responsabilità che si assume chi approva moralmente la vaccinazione?
Noi, invece, vogliamo diventare “portatori sani" di un germe benefico, quello della fedeltà assoluta a Gesù Cristo. Non importa se ci sembra di essere in pochi: abbiamo Lui dalla nostra parte; Dio è con noi. Il Suo santo Nome è un antidoto potentissimo contro ogni male, purché non vi ricorriamo con spirito superstizioso, ma ci sforziamo costantemente di santificarci. La fede, la speranza e la carità sono le componenti del vaccino che può immunizzarci da ogni patologia dell’anima e del corpo, se siamo in stato di grazia e preghiamo con incondizionata fiducia. Questa non è certo una forma di spiritualismo né un temerario incoraggiamento a comportamenti irresponsabili; al contrario, è la via seguita dai Santi. O viviamo effettivamente la vita evangelica o saremo trascinati via dall’alluvione di menzogna che sommerge il mondo e finiremo schiavi dei burattinai dell’alta finanza, i quali non si rendono conto di essere solo uomini, destinati a perire come tutti gli altri ed esposti alla dannazione eterna. Hanno orchestrato il loro piano per dare al nostro Paese il colpo di grazia, ma non vedono che il colpo di grazia sta per arrivare per loro.
Sarà uno spettacolare quanto imprevedibile colpo della grazia: Dio porrà alla nostra testa, sia nello Stato che nella Chiesa, un legislatore, cioè un capo giusto e santo che abbatterà la tirannia dei servi di Lucifero e aprirà l’era del regno di Maria, verso il trionfo del Suo Cuore Immacolato. Tutto ciò va però meritato con il sacrificio e l’implorazione; è per questo che si è lanciata la Crociata di Preghiera a San Giuseppe, che avrà per saldo fondamento la consacrazione a Lui. I cattolici più progrediti, certo, storceranno subito il naso, ripetendo che ci si può consacrare solo a Dio, mentre a una creatura ci si può solo affidare… e neanche del tutto. È una delle tante verità monche della teologia moderna, la quale, assolutizzandone un aspetto e omettendo la considerazione degli altri, finisce per presentarne una visione deformata. Come spiega magistralmente san Luigi Maria Grignion de Montfort, il termine ultimo della consacrazione alla Madonna è Gesù Cristo; visto che siamo già stati consacrati a Lui nel Battesimo, consacrandoci alla Madre rinnoviamo le promesse battesimali in modo più perfetto, in quanto lo facciamo attraverso di Lei.
Se dunque la consacrazione a Maria perfeziona quella al Figlio, la consacrazione a san Giuseppe, in virtù dello strettissimo legame umano e spirituale con entrambi, perfeziona quella, già effettuata da molti di noi, alla Sua Sposa. Essa ci permette altresì di sceglierlo come nostro padre adottivo nella vita interiore, spronandoci a imitarne le virtù e disponendoci a sperimentarne la perfetta paternità, così benefica e feconda sia sul piano psicologico che su quello spirituale. Grazie alla Sua potentissima intercessione otterremo al nostro Paese e alla Chiesa militante le grazie di cui hanno bisogno: non solo la liberazione dalla dittatura, ma anche la conversione, che ne rappresenta la condizione previa. Non dubitate che il Signore esaudisca questo genere di richieste. Chi fra noi è rimasto deluso dell’esito delle preghiere per le elezioni americane tenga presente che Donald Trump, in realtà, aveva stravinto e che i suoi nemici, per rovesciare il risultato del voto, hanno dovuto mettere in moto la macchina dell’enorme frode di cui siamo stati increduli spettatori. Evidentemente la Provvidenza ha permesso ciò sia per ricordarci che la conversione generale non è ancora avvenuta, sia per illudere gli impostori insediatisi alla testa della Chiesa e degli Stati di aver ottenuto tutto: ma sono solo uomini – e a Dio basta un soffio per spazzarli via.
PER PREPARARSI ALLA CONSACRAZIONE:
crociatasangiuseppe.blogspot.com
VACCINAZIONE SÌ O NO? UNA PAROLA DEFINITIVA
http://lascuredielia.blogspot.com/2021/02/diventiamo-tutti-portatori-sani.html#comment-form
Sta per arrivare il colpo di grazia?
sabato 6 febbraio 2021
Et gloriati sunt qui oderunt te in medio sollemnitatis tuae (Sal 73, 4 Vulg.).
C’era da aspettarselo. Quei signori dicono sempre il contrario di ciò che pensano; le loro affermazioni vanno quindi interpretate in senso opposto. L’uomo di ghiaccio ossessionato dalla paura di sbagliare, pochi mesi orsono, aveva dichiarato di non essere disponibile a guidare un governo. Qualche giorno fa, invece, al termine della solita pantomima inscenata secondo un copione già scritto, il liquidatore dell’industria pubblica italiana, già membro della famigerata banca Goldman Sachs, ha accettato l’incarico di formare l’ennesimo esecutivo tecnico. Nel 1992, del resto, il giovane affarista d’assalto fu invitato sul panfilo reale “Britannia" con il fior fiore della finanza internazionale e – vedi i casi della vita – con un attore comico che passava per castigatore di pubblici imbrogli. Era l’anno della speculazione sulla lira ad opera di George Soros e del colpo di Stato giudiziario che spazzò via una classe politica di statisti preparati, benché corrotti, per sostituirla con un’altra spuntata dal nulla. Nel 2011 sarà rimosso anche il capo del nuovo centro-destra, rivelatosi troppo indisciplinato, ma questa volta con il pretesto finanziario dello spread, in una manovra che coinvolse proprio Mario Draghi, iniziato di ben altro rango rispetto alla nullità che lo ha preceduto.
Dato che, di solito, gli illuminati preferiscono lavorare dietro le quinte, lasciando l’amministrazione della cosa pubblica ai pupazzi “democraticamente" eletti, il fatto che scenda in campo un pezzo così grosso fa pensare. A quanto pare, l’oligarchia ha una maledetta fretta di portare a compimento i suoi perversi disegni, come se presagisse un pericolo imminente. Malgrado la sistematica manipolazione delle masse ad opera dei mezzi di comunicazione, infatti, non si può escludere che la gente, prima o poi, si svegli dal torpore indotto e si renda conto del colossale inganno della “pandemia" perpetrato da tutte le istituzioni, nazionali e internazionali, con una unanimità che ha del miracoloso. C’è da temere che quanto rilevato da sparute voci inascoltate sia preso sul serio da un numero più ampio: che cioè l’attuale Parlamento, scelto con una legge elettorale dichiarata incostituzionale, è privo di mandato e che, di conseguenza, è invalida l’elezione del Presidente della Repubblica, come pure sono illegittimi i governi formatisi su mandato di quest’ultimo; nemmeno i membri della Corte Costituzionale da lui nominati hanno alcuna autorità.
La grossa bolla di sapone, dunque, potrebbe scoppiare da un momento all’altro, se qualcuno, dotato di sufficiente potere politico o mediatico, decidesse di sollevare la questione. Questa simulazione di Stato non può comunque durare molto a lungo, ma finirà inevitabilmente con l’implodere. L’unica chance che rimane ai truffatori riposa sulla possibilità di tenere in piedi, finché non ottengano il completo dominio di tutto, il palcoscenico di cartapesta su cui si muovono e che regge solo grazie al controllo dell’informazione, il quale sta però sfuggendo loro di mano: sono sempre più numerose le persone che reagiscono al lavaggio del cervello e si collegano per condividere opinioni e notizie, nonostante la censura messa in atto dai proprietari delle reti sociali. Lo spauracchio della malattia conserva ancora la sua efficacia, ma i morsi della fame saran presto più forti di qualunque argomento usato per mantenere la sottomissione. Che si stia dunque verificando un risveglio delle coscienze? Anche tanti non credenti, applicando la retta ragione, giungono a conclusioni analoghe a quelle degli autentici cattolici, disintossicatisi per grazia dalle mistificazioni del postconcilio.
Se gli italiani, imbattibili per acutezza d’ingegno e senso critico, si son fatti abbindolare in modo così banale, è perché hanno subìto per decenni un processo di deformazione mentale che capovolge la visione della realtà: ciò che è manifestamente cattivo e dannoso appare buono e desiderabile, mentre quel che è davvero utile viene inesorabilmente respinto come la cosa più detestabile. Per ottenere tal risultato (almeno da noi, dove la Chiesa Cattolica ha avuto una forte funzione educativa e culturale) non ci si è limitati a un massiccio utilizzo della finestra di Overton, ma ci si è altresì avvalsi dei deleteri effetti di una propaganda chiesastica che ha fatto sistematicamente leva sulla sfera emotiva piuttosto che sull’intelletto e sulla volontà. Il risultato è che, quando una volontà dominata dal sentimentalismo decide a priori, sotto l’effetto di uno stato d’animo artificiale, che un fatto è vero o un fenomeno è buono, anche i dati negativi vengono interpretati in senso favorevole, perché l’intelletto vede in chiave positiva anche ciò che dovrebbe chiaramente metterlo in allarme o almeno suscitare qualche dubbio. È così che, oggi, tanti cattolici considerano un “sacramento" di salvezza un farmaco sperimentale che ha già ampiamente dimostrato tutta la sua pericolosità e, nel migliore dei casi, non serve a nulla, se non a riempire ulteriormente le casse di chi lo produce.
Ciò che più stupisce, di primo acchito, è che buona parte del mondo tradizionalista, che ha finora aspramente contestato sia la Chiesa gerarchica che il sistema liberale, si sia di colpo allineato alla narrazione ufficiale e sottomesso alla dittatura sanitaria. Il fatto più scandaloso è che un noto sito di informazione abbia avuto l’impudenza di interpellare un esponente dell’Istituto Giovanni Paolo II, rifondato tre anni fa dopo la soppressione di quello creato e diretto dal compianto cardinal Caffarra, che alla notizia morì di crepacuore; l’omonimia suggerisce una continuità puramente apparente, dato che l’indirizzo dottrinale è completamente cambiato. Il contributo a favore della vaccinazione fornito dal teologo del nuovo corso ha un carattere così sfacciatamente sofistico da essere offensivo nei confronti di chiunque abbia una coscienza retta. Come osservato da monsignor Schneider, bastano il sensus fidei e il sensus communis per smascherare inconsistenti pseudoargomenti il cui vuoto formalismo intellettuale non regge all’evidenza dei fatti; ma, in presenza di un “magistero liquido", la Chiesa discente (che evidentemente ne sa più di quella docente) declassa come incompetente un vescovo fino a ieri considerato un faro nella notte.
Certi modernisti e “tradizionalisti" si ritrovano così sulla stessa barca, probabilmente perché sono anche sullo stesso libro-paga (che è poi ancora quello dei politici, che appartengano alla maggioranza o alla finta opposizione). Oltre alla convergenza nelle scelte pratiche, c’è un’altra somiglianza che si impone all’attenzione: il modo disonesto di sfruttare le proprie competenze, il quale denuncia una radicale estraneità al Signore. La conoscenza, priva dell’amore alimentato dall’amicizia con Dio, diventa una clava con cui colpire chi la pensa diversamente e uno strumento per manipolare le menti ignare, anziché un aiuto per il progresso di tutti. Si tratta però di conoscenze presentate in maniera artificiosa, in funzione dello scopo che si vuole raggiungere, piuttosto che condivise con semplicità e rettitudine, a reale beneficio degli altri; è un metodo tipicamente massonico, che nasconde i veri intendimenti di chi si presenta come portatore di verità superiori che dovrebbero liberare gli uomini, ma li asserviscono facendo leva sulla vanità e sull’orgoglio.
«Coloro che ti odiano si son vantati nel bel mezzo del tuo santuario» (Sal 73, 4): sì, Dio ha permesso ai nemici di penetrare fin nel cuore della Sua casa, ma lo ha fatto per illuderli di esser prossimi alla vittoria e per prenderli in trappola con i loro complici ecclesiastici. Nella crociata di preghiera a san Giuseppe gli chiederemo di intercedere presso il Signore perché, sventando le manovre avversarie, affretti il trionfo del Cuore Immacolato di Maria. Singoli e gruppi potranno liberamente partecipare secondo modalità differenziate, di cui – senza voler per questo scoraggiare altre iniziative – indico di seguito alcuni esempi. Il passo principale e più immediato, tuttavia, è la consacrazione al Santo, sul cui significato teologico e spirituale mi soffermerò nel prossimo articolo. La data più propizia è quella della sua solennità, il 19 marzo. Ci prepareremo quindi con un itinerario di trentatré giorni che richiederà, nell’arco di ogni giornata, un impegno di meditazione di venti o trenta minuti sulla base dei contenuti che, di volta in volta, indicherò in un apposito sito. L’intenzione comune deve essere semplice, chiara, univoca e ben mirata: il crollo della tirannia occulta che ci opprime nello Stato e nella Chiesa, in vista dell’avvento del regno di Maria.
PROPOSTE PER LA CROCIATA DI PREGHIERA A SAN GIUSEPPE (a scelta)
1) Consacrazione a san Giuseppe (da effettuare venerdì 19 marzo 2021, al termine del percorso di preparazione che inizierà lunedì 15 febbraio 2021): richiesta a tutti
2) Recita quotidiana del Sacro Manto (per trenta giorni o per un anno intero, in una delle diverse edizioni): per chi ne ha tempo e modo
3) Recita quotidiana o settimanale (ogni mercoledì) delle Litanie di san Giuseppe e di una coroncina in Suo onore (per chi non può fare il Sacro Manto, che le comprende): impegno di base
4) Recita quotidiana della formula A te, o beato Giuseppe (composta da Leone XIII): partecipazione minima
5) Lettura e meditazione di uno scritto agiografico su san Giuseppe o sulla devozione a Lui (al fine di incrementarne e motivarne il culto): raccomandata a tutti
6) Impegno di carità che aiuti a imitare le virtù di san Giuseppe e attiri le persone a Dio per mezzo di Lui (direttamente o indirettamente): consigliato a tutti
7) Fioretto settimanale (da offrire a san Giuseppe secondo l’intenzione comune): impegno generale
Sono graditi ulteriori suggerimenti per mezzo dei commenti o della posta elettronica: parrocchiavirtuale.slmgm@gmail.com
http://lascuredielia.blogspot.com/2021/02/sta-per-arrivare-il-colpo-di-grazia-et.html#comment-form
Il setaccio dei veri cristiani
sabato 30 gennaio 2021
Dividet eum, partemque eius ponet cum hypocritis: illic erit fletus et stridor dentium (Mt 24, 51).
Il cosiddetto vaccino, nell’opera della Provvidenza, sta funzionando come un setaccio che separa la sabbia dall’oro: chi lo approva passa attraverso la rete e va disperso, rivelandosi per quello che è sia sul piano umano che su quello spirituale; chi lo rifiuta, invece, è trattenuto e conservato a motivo della sua autenticità, sia rispetto alla fede che rispetto alla ragione. Non torno sugli evidentissimi motivi, scientifici e morali, che esigono tale rifiuto; essi non vengono colti solo da chi ha deciso a priori di nasconderli a sé e agli altri dietro vani artifici intellettuali, oppure da chi si è lasciato a tal punto manipolare dai media da aver completamente perso di vista la realtà oggettiva. Tutti gli uomini sono così di fronte a un bivio che li obbliga a scegliere se andare da una parte o dall’altra. In gioco non c’è soltanto l’incolumità fisica, ma pure la coerenza con la verità e, di conseguenza, la salvezza eterna. È una questione su cui non si può assolutamente cedere, poiché il minimo compromesso può provocare il crollo di tutto l’edificio, culturale, sociale e religioso.
Chi ha accesso alle fonti storiche e all’informazione geopolitica non può non conoscere l’esistenza di un piano occulto, portato avanti da secoli dalle società segrete e mirante all’instaurazione di un unico governo mondiale pensato come una contro-chiesa universale, un regime totalitario globale che, per farsi accettare spontaneamente dalle masse, continua sì ad utilizzare le forme democratiche, ma è in realtà una spaventosa tirannia fondata sul culto di Lucifero. I detentori del potere reale non sono affatto coloro che sono rivestiti dell’autorità pubblica, bensì un ristretto gruppo di iniziati che sognano di divinizzarsi mediante pretese conoscenze superiori e di immortalarsi grazie a esclusive risorse tecnico-scientifiche. Il resto dell’umanità va ridotto al minimo indispensabile, sia perché è per loro un’inutile zavorra, sia perché il raggiungimento dello stadio finale dell’evoluzione umana – riservato ovviamente agli eletti – deve essere propiziato da un immane sacrificio offerto a quello che chiamano Dio dell’universo: le innumerevoli vittime immolate al Moloch dell’aborto non bastano, ci vuole molto di più…
La Chiesa Cattolica, a tale scopo, va assorbita in una “religione" unica, immanentistica e amorale, che faccia da base ideologica al regime e da schermo alla natura satanica del nuovo paganesimo. Il “presepe" installato in Piazza San Pietro in occasione dello scorso Natale si ispira alla simbologia del culto di Osiride, re mitico divinizzato. Dopo la morte violenta, egli è riportato in vita dalle arti magiche della sorella Iside, sua sposa incestuosa, diventando sovrano del mondo dei morti e, al contempo, causa delle piene del Nilo con la loro funzione fertilizzante. I riti della fecondità sono attestati in ogni cultura e in ogni epoca storica, associati a miti di morte e rinascita che descrivono il ciclo della natura; qui si aggiunge l’idea della vita che risorge dal fango e dal caos dell’inondazione. Essa è analoga a quella – su cui ci siamo soffermati in passato – associata allo scarabeo stercorario, che si nutre di feci. Alla magia dell’antico Egitto si ispira proprio la massoneria superiore del rito di Memphis o di Mitsraim, che utilizza come manovalanza quella di rito scozzese.
Il culto della fertilità celebrava la riproduzione come un processo, sì, meramente fisico, avulso dalla relazione personale tra uomo e donna, ma, se non altro, naturalmente orientato alla vita. Ad esso eran collegati i riti fallici, che oggi rivivono nelle celebrazioni omosessualiste e nella pornografia, ma completamente sganciati dalla procreazione, la quale sta diventando un’operazione da laboratorio. La cultura postmoderna ha ripreso gli elementi peggiori del paganesimo antico eliminandone ogni valore positivo, per quanto distorto e inquinato. Il delirio dell’uomo che pretende di opporsi al Creatore lo ha spinto a un’insensata esaltazione della carnalità, quasi a voler compensare la soffocante atrofia dello spirito. La sodomia, ancor più delle varie forme di perversione eterosessuale, rappresenta l’apice della rivolta contro l’ordine naturale, che si pretende di ribaltare in ogni campo. L’accecamento che ne deriva non può esser curato se non con una catastrofe che riduca gli uomini all’impotenza, obbligandoli a cercare la luce mediante il pentimento e il ritorno a Dio.
Che questa oscurità sia dilagata anche nella Chiesa è certamente una sciagura di sapore apocalittico, che va però compresa alla luce della strategia storica di infiltrazione attuata dalla massoneria e nel contesto del pervertimento della gerarchia, sempre più pervasa e plasmata dai valori invertiti della rivoluzione. Non è tuttavia sensato accanirsi a denigrarla senza risalire alle cause occulte di tale degenerazione, che vanno individuate nel mondo dell’alta finanza sionista, sia pure con le sue diverse correnti; così, infatti, non solo ci si preclude la possibilità di una vera e completa comprensione del problema, ma si fa il gioco del nemico, il quale gode che la Chiesa sia screditata anche da chi ne fa parte e, magari, si considera pure difensore della Tradizione. Le critiche provenienti dagli ambienti progressisti appaiono fin troppo scontate, mentre le obiezioni di conservatori e tradizionalisti sono avvolte da un’aura di grande rispettabilità e fanno breccia nei cuori dei cattolici fedeli; basta allora imbrigliare queste frange così da renderle inoffensive, anzi funzionali al piano.
Malgrado l’inevitabile mancanza di prove inoppugnabili, ci sono sufficienti indizi per pensare che la realtà della cospirazione globale superi ampiamente la più fervida immaginazione. Chi si affanna a negarla induce a sospettare il suo coinvolgimento in essa, specialmente se, mentre attacca l’autorità ecclesiastica, si prostra a quella dello Stato e alle sue direttive irrazionali. Una strategia che voglia risultare vincente deve contrastare gli assalti su entrambi i fronti, quello politico e quello religioso, cogliendo altresì i legami nascosti tra fenomeni afferenti ai due ambiti. I mali della gerarchia, in ogni caso, non autorizzano nessuno a rimpiazzarne le funzioni con un abusivo “magistero" laicale; ciò avrebbe risultati ancor più sovversivi, in quanto capovolgerebbe la costituzione divina della Chiesa. Certe terapie si rivelano peggiori dei mali che pretendono di curare; non potendo addurre l’incompetenza a giustificazione di tale errore, si è costretti a supporre l’esistenza di fini nascosti, non immediatamente evidenti: ma quali?
Comunque sia, la risoluzione di questa crisi civile e spirituale, la più grave che la storia abbia mai conosciuto, supera di gran lunga le forze umane e richiede un intervento divino. Il giudizio di Dio, che alla fine dei tempi sarà generale e definitivo, è spesso anticipato, nei confronti di singoli popoli o individui, a un livello particolare e in via provvisoria, allo scopo di correggerli prima dell’ultima condanna, che sarà irrevocabile. Questa verità traspare dal Vangelo, là dove il Signore, nello stile delle parabole, evoca un ritorno del padrone che premierà il servo diligente e castigherà quello che avrà abusato della propria posizione (cf. Mt 24, 45-51). Il fatto che prometta al primo di affidargli la gestione di tutti i suoi beni fa pensare che si tratti di un riconoscimento terreno che preluda a quello celeste, dato che in Paradiso non sarà più necessario amministrare la grazia né governare le anime. La punizione del secondo, analogamente, sembra prospettata su due piani: in questa vita il padrone lo spaccherà in due (traducendo letteralmente dal greco), mentre nell’altra gli assegnerà la sorte degli ipocriti: pianto e stridore di denti, locuzione sempre associata alla pena eterna.
Nell’uno e nell’altro caso, l’intervento del Cristo appare duplice: si prospetta sicuramente una sua venuta che porrà termine alla storia, ma anche altre con cui opera nel corso di essa, sia per premiare i buoni che per sanzionare i malvagi. Perciò il modo più prezioso ed efficace di cooperare ai Suoi progetti (che non ne esclude altri, ma ne rappresenta la conditio sine qua non) è la costante e fiduciosa invocazione della Sua azione risolutiva nel presente. Le strategie puramente umane che pretendono di superare la crisi in chiave semplicistica o in modo sbrigativo hanno effetti rovinosi a tutti i livelli, sia perché ignorano la complessità dei problemi con spiegazioni riduttive, sia perché non tengono sufficientemente conto della dimensione soprannaturale. A costo di apparire monotono, torno pertanto a ribadire il primato e l’urgenza dell’orazione, che non ci esonera dagli impegni concreti, ma li ispira, li anima e li dirige secondo la volontà di Dio.
Chiedo allora a tutti di voi di mobilitarvi per una grande crociata di preghiera a san Giuseppe, Patrono della Chiesa universale nonché modello della vita familiare, religiosa e civile, perché con la Vergine Sposa supplichi Colui che in terra gli obbedì sempre in tutto di venire in nostro soccorso con la Sua invincibile potenza. L’uomo castissimo che custodì l’Immacolata Madre di Dio e fece da padre al Figlio Suo può ben insegnare all’uomo contemporaneo a liberarsi, con la buona volontà sostenuta dalla grazia, dalla schiavitù della carnalità pervertita con cui i servitori di Lucifero lo hanno asservito, degradato e fatto regredire a uno stadio subumano. Egli ha il potere di sventare le trame occulte delle società segrete, di proteggerci dalle minacce messe in atto dai loro demoniaci progetti e di ricondurre i nuovi pagani al vero culto dell’unico Dio. Che sia ancora Lui, infine, a munirci dell’antidoto divino da ogni male dell’anima e del corpo: una fede senza incrinature, una speranza indefettibile, una carità ardente e generosa verso tutti.
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